I PRIMI EDIFICI CRISTIANI

Nel IV secolo, dal punto di vista edilizio e urbanistico, vi fu una novità: si formò presso la città un nucleo di edifici cristiani. Non si ha nessun documento che permetta di datare con certezza l'arrivo del cristianesimo a Imola; non di sono trovate nè tombe nè iscrizioni cristiane che risalgano al III o al II secolo. Procedendo per congettura si può ammettere che, anche se le tracce della loro presenza non sono giunte fino a noi in Imola vi dovettero essere dei cristiani abbastanza presto. La città era su una via di grande comunicazione e sappiamo che queste furono tra i fattori che meglio favorirono la diffusione del cristianesimo.

Sul finire del III secolo o ai primissimi inizi del IV avvenne in Imola il martirio di S. Cassiano. Poco dopo la sua morte fu eretta sulla sua tomba una memoria o martirium e vi ebbe inizio il culto di lui; ciò prova che in Imola esisteva una comunità cristiana. La testimonianza di Prudenzio attesta che le cose stavano appunto così. Sulla tomba di S. Cassiano, quando Prudenzio la visitò sul finire del IV secolo, esisteva già una chiesa: e non si trattava di un tempietto o d'un modesto edificio che avesse solo la funzione di ricordare il martire, bensì d'una vera e propria chiesa alla quale era addetto un aedituus (sacrista) e sulle cui pareti era dipinta la scena del martirio di Cassiano. Anzi, sappiamo che quella chiesa era già cattedrale, perchè una lettera di S. Ambrogio, di circa venti anni prima, parla dell'elezione di un vescovo di Forum Cornelii, e sappiamo ancora che la sede dei vescovi forocorneliensi era appunto presso la chiesa di S. Cassiano. Non basta: il sacrista, interrogato da Prudenzio, racconta il martirio del santo riferendolo esplicitamente a tempo antico e già registrato in opere scritte.

Dunque S. Cassiano fu martirizzato un centinaio d'anni innanzi la visita di Prudenzio e subito venerato, almeno con una modesta memoria trasformata poi in chiesa cattedrale più vasta, il che può essere avvenuto negli anni seguenti alla pace costantiniana dell'anno 313. Se in Imola esisteva una comunità cristiana cento anni prima di Prudenzio, doveva esservi anche un vescovo, perchè una comunità cristiana senza capo, tanto per la chiesa nascente quanto per la chiesa adulta, è un controsenso. Doveva esservi un clero, e sappiamo che in quei secoli il vescovo e il clero vivevano in comunità accanto alla cattedrale. Dunque nel corso del IV secolo e prima del 378, poco fuori la porta della città sorse un nucleo di edifici cristiani: la cattedrale di cui parla Prudenzio, e accanto ad essa l'episcopio e la domus del capitolo della cattedrale. Sono gli edifici di cui parlano ripetutamente i documenti dei secoli posteriori, ma qui si è voluto provare che essi esistevano già forse nella prima metà del sec. IV.

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