Rudolf Spielmann

Giocatore austriaco (Vienna, 5-5-1884 - Stoccolma 2-8-1942 ). Professionista degli scacchi, ottenne il primo importante successo a Scheveningen nel l9O5, classificandosi al 3° posto su 14 partecipanti. Il suo miglior periodo fu forse il decennio dal 1910 al 1920, quando giunse 1° a Vienna nel torneo Trebitsch del I9l0-1911, insieme a Schlechter 3° a Monaco nel 1911, 1° ad Abbazia nel 1912, davanti a undici partecipanti fra i quali Reti e Rosselli; 2° a pari merito con Nimzowitsch a S. Sebastiano nel 1912, precedendo Tarrasch, Marshall e altri sette maestri, 2° a Pistyan nel 1912 dopo Rubinstein; 1° a Vienna nel 1913, nel torneo del giubileo, davanti a Tartakower, Reti e altri, e 2° nel torneo Trebitsch del]o stesso anno, dopo Schlechter, 1° a Budapest nel 1913; 1° a Baden nel 1914, e nello stesso anno 1° a pari merito con E. Cohn, a Berlino, 3° a Mannheim nel 1914 e 3° a pari merito con Reti nel torneo Trebitsch di Vienna del 1915. Nel grande torneo di Pistyan 1922, vinto da Bogoljubov, giunse 2° a pari merito con Alechin, davanti a Reti, Samisch, Tartakower e altri tredici maestri. Vinse, dopo la prima guerra mondiale ancora i tornei di Scheveningen 1923 (ex æquo con P. Johner); di Vienna 1926; di Semmering nello stesso anno, precedendo Alechin, Vidmar, Nimzowitsch, Tartakower e altri tredici maestri, di Magdeburg 1927, di Vienna 1930 (torneo di Trebitsch) ex æquo con Kmoch; di Sopron 1934; di Helsinki 1935, alla pari con Book. Sostenne una cinquantina di matches. Incontrò Nimzowitsch due volte a Monaco nel 1905 e nel 1908, pareggiando il primo incontro e vincendo il secondo (+4 =1-1). Vinse due matches con Tartakower, perdendone uno nel 1913 a Vienna. Batté Mieses, Reti , Stoltz (due matches), Davidson (due matches), Przepiorkay, Alapin, Petrov e molti altri. Fu sconfitto da Bardeleben, da Teichmann, da Euwe , tre volte si batté con Eliskases, nel 1932, nel 1936 e nel 1937, e fu sempre sconfitto. Scrisse articoli per riviste ; un libro di carattere storico (1929), Un suo libro sull'arte del sacrificio nella partita viva (Leipzig, 1933) ebbe un buon successo, e fu tradotto in inglese e in russo.

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