BATTISTERO DEGLI ARIANI

Edificato alla fine del V secolo è ispirato al Battistero Neoniano: si noti, per esempio, nella aprte esterna la sporgenza di absidi nei lati alterni della costruzione ottagonale; nella parte interna la concezione generale dell'apparato decorativo.
Non si deve però pensare ad nun'imitazione in quanto vi sono fra le due costruzioni enormi differenze prima fra tutte la presenza, originariamente, di un deambulatorio che correva lungo il perimetro esterno, interrompendosi soltanto in corrispondenza dell'abside orientale, di dimensioni maggiori delle altre, diversamente che nel battistero cattolico.
Internamente lo spazio è disadorno, tranne la cupola: solo i mosaici della cupola sono stati conservati.
Nel medaglione sommitale, incorniciato da una ghirlanda di alloro piuttosto stilizzata, la scena del battesimo di Cristo è trattata con grande scioltezza e fa posto ad alcune reminiscenze classiche.
Il corpo di Cristo è l'asse portante dell'opera, qui raffigurato come un giovane glabro, aureoloato, immerso nelle acque. Il Battista, sta alla sua sinistra, coperto da una pelle di pantera annodata sulla spalla, alla quale si appoggia il lungo bastone ricurvo che sostituisce l'usuale croce astile.
Da uno scoglio emergente dall'acqua del fiume, egli si china in avanti sporgendo la destra priva di attingitoio, che si limita a toccare i capelli del Cristo. L'acqua battesimale viene in realtà versata dal becco della Colomba che discende verticalmente dalla sommità del medaglione.
Dietro questa stupefacente singolarità iconografica si celano certamente forti e determinate ragioni teologiche, che oggi tuttavia non riusciamo più ad afferrare.
In posizione simmetrica ripsetto al battista si trova un vecchio barbuto, con lunghi capelli ricadenti sulle spalle, dai quali dietro al capo si alzano due chele di granchio, è seduto sulla riva davanti a un vaso capovolto dal quale defluisce l'acqua del fiume.
Il vecchio ha il corpo nudo fino al bacino, le gambe coperte da un panneggio e tiene nella destra una canna palustre. La completa aderenza al tipo romano della divinità fluviale rende superflua la denominazione che compare invece sopra la personificazione del Giordano nel tondo del battistero neoniano.
[Battistero
6.1
La fascia esterna della decorazione musiva contiene i dodici apostoli recanti la corona rituale, disposti in due file guidate rispettivamente da Pietro - con l'attributo della chiave - e da Paolo - con l'attributo del rotolo -, fermi ai lati di un trono vuoto con un cuscino di porpora ricamato, al quale è appoggiata una croce incrostata di gemme.
Si riconoscono condensati in un unico partito decorativo gli stessi motivi iconografici che nel modello neoniano erano svolti in due fasce. D'altra parte, questi mosaici nei quali un albero di palma è intercalato alle figure degli apostoli, potrebbero forse essere confrontati con la Teoria dei martiri in S. Apollinare Nuovo.

6.1 Battistero degli Ariani


 Copyright © 1996/2001 Pound & Star, tutti i diritti riservati.

[Avanti]
[Indice]
[Indietro]