PALAZZO DEL MONTE DI PIETA'

L'edificio in laterizio bruno sorge sull'area che, dopo la drammatica demolizione del maggio 1488, di uno dei palazzi Orsi, si era chiamata "guasto degli Orsi". Costruito a partire dal 1549 fu terminato solo nel 1646, da costruttore ignoto, anche se si ipotizza il nome di Girolamo Genga. Gli otto negozi dislocati al piano terreno furono ottenuti, nel 1931, mediante l'apertura degli archi originariamente ciechi.
[Monte All'interno (primo piano) si trovano alcuni capitelli di marmo con lo stemma degli Ordelaffi, recuperati dalla non lontana "Caxa Granda" distrutta, come il palazzo Orsi, all'inizio del maggio 1488. La maestosa facciata presenta al primo ordine nove archi a tutto sesto ciechi con ghiere di cotto e voluta in chiave; fra essi sono poste dieci lesene con capitello ionico in arenaria. Sull'architrave si innalza il secondo ordine, costituito da semplici finestre con inferriata, separate da lesene corinzie. Al piano terreno si trova una vasta sala con copertura a volta e, sempre al pian terreno, vi è un affresco raffigurante una "Pietà"; con i santi Mercuriale e Valeriano" databile verso gli inizi del Seicento. Fra il 1623 e il 1646 l'edificio fu sopraelevato e completato, nella parte di coronamento. Sulla copertura venne poi posto un campanile a vela, tuttora visibile.
Ulteriori lavori furono effettuati nel 1866, quando venne modificato il piano stradale, poi nel 1896, allorchè venne creata una grande apertura sul prospetto di levante. I restauri più significativi vennero fatti nel 1931, con l'apertura delle nove arcate della facciata per consentire la trasformazione dei vani interni in altrettanti negozi.
Divenuto sede del monte di pietà della Cassa dei Risparmi di Forlì, è in via di restauro per divenire sede di esposizioni e convegni.


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