Frank James Marshall

Giocatore statunitense (New York, 10.8.1877 - 9.11.l944). Dopo la scomparsa di Pillsbury, campione incontrastato degli USA per 27 anni. Apprese il gioco degli scacchi a 10 anni e ad esso dedicò interamente la vita. Il primo grande successo in campo internazionale è considerato non tanto la vittoria a Londra nel torneo minore del 1899 in occasione del 7° Congresso della Fedeazione inglese, quanto il 3° - 4° posto conquistato l'anno dopo a Parigi nel grande torneo internazionale dominato da Lasker davanti a Pillsbury, in questa competizione infatti, Marshall diede un valido saggio del suo gioco brillante e intraprendente, sconfiggendo tra gli altri i due primi classificati. Subito dopo seguì però un periodo opaco; Marshall non confermò le promesse e ottenne alcuni piazzamenti inferiori alle attese generali, del resto, il rendimento incostante fu proprio la caratteristica negativa della carriera di Marshall. Nel 1903 le quotazioni scacchistiche di Marshall risalirono sensibilmente grazie al 2° posto conquistato al famoso torneo dei Gambetti a Vienna, sino a raggiungere un indice di assoluto valore mondiale a Cambridge Springs nel 1904, quando trionfò con due punti di vantaggio su Lasker e Janowsky, realizzando 11 vittorie e 4 pareggi. I critici cominciarono sempre più spesso ad indicare il nome di Marshall come quello più degno di sfidare Lasker, il campione del mondo in carica ma, le difficoltà organizzative, accresciute all'epoca dall'assenza di un organismo scacchistico internazionale, bloccarono per alcuni anni il varo del match. Finalmente, dopo che ancora una volta risultati buoni (1°-2° in un piccolo torneo di Gambetti a Montecarlo nel 1904; 3° a Barmen e 1° a Scheveningen nel 1905; 1° a Norimberga nel 1906) si erano alternati a risultati mediocri (3° in un torneo esagonale a Montecarlo nel 1904. 7° - 9° a Ostenda nel 1905 e 7° l'anno successivo), Marshall nel 1907 ebbe modo di misurarsi con Lasker per il titolo mondiale. L'esito fu disastroso per Marshall, che non riuscì a vincere una sola partita e venne sconfitto con il severo punteggio di 3 ½ - 11½: confermando la sua abilità di psicologo, Lasker aveva scelto l'avversario giusto nel momento giusto. I successivi tornei misero in mostra il solito gioco di Marshall, basato su schemi un po' consumati e comunque poco efficaci contro giocatori posizionalmente dotati; ad esempio, Marshall ebbe una spiccata predilezione per la Difesa Russa e per alcuni Gambetti, creando in tal modo scarse difficoltà agli avversari in apertura. L'anno dopo lo sfortunato match contro Lasker, Marshall si classificò 9°-11° a Vienna e 2° a Lodz, 7°-9° a Praga e 1° a Düsseldorf:m alternanza .di risultati che si concluse nel 1909 con un'altra totale disfatta nel match contro Capablanca, perso con il punteggio di + l = 14-8. In seguito Marshall ottenne ancora lusinghieri risultati, ma la sua popolarità rimase soprattutto legata alla briosità del suo gioco e alla simpatia della propria persona. Ecco un elenco dei migliori risultati in campo internazionale negli anni immediatamente successivi: nel 1910 1° a New York e 4° a San Sebastiano; nel 1912 3° a Pistyan; nel 1913 2° a New York e 1° a L'Avana, nel 1915 2° a New York; nel 1918 3° a New York. Dopo alcuni anni di assenza, Marshall tornò alle grandi competizioni nel I924, classificandosi 4° a New York alle spalle della triade Lasker, Capablanca, Alechin quindi, l'anno dopo, ottenne eccellenti piazzamenti a Baden-Baden (5°4°), Marienbad (3°4°) e Mosca (4°). Dopo alcuni tornei minori in America nel 1927, Marshall si classificò ultimo al torneo di New York. L'anno dopo fece ritorno in Europa e si classificò 2° a Budapest e 1°-3° nel torneo di fine anno ad Hastings, ma nel 1929, a seguito del risultato negativo ottenuto a Karlsbad, decise di rinunziare ai grandi tornei individuali. Da allora fece parte della squadra USA alle Olimpiadi (1930, 1931, 1933, I935, 1937) e partecipò a qualche torneo secondario negli USA. Dedicatosi ad attività organizzative, Marshall fondò un famoso Club scacchistico, intitolato col proprio nome. Artista più che lottatore, Marshall è stato il più popolare scacchista statunitense tra Pillsbury e Reshewsky. I limiti del suo repertorio di apertura e la scarsa attitudine per i procedimenti tecnici furono gli impedimenti che si frapposero al suo ingresso nella schiera degli autentici campioni in compenso la fantasia sposata all 'audacia contribuì a trasformare le sue partite in brillanti esibizioni artistiche.

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