Adolph Anderssen
Giocatore e problemista tedesco (Breslavia , 6.7.1818
- 13.3.1879 ). Professore di matematica al Friederich Gymnasium
di Breslavia dal 1852 al 1879, si interessò agli scacchi
dapprima come problemista. Nel 1842 publicò una raccolta
di 60 problemi, sotto il titolo " Aufgaben für Schachspieler
" (altra edizione nel 1852) in uno di essi appariva già
in germe il tema Indiano, realizzato poi nel 1845 da Loveday,
" Matto di Anderssen " fu chiamato, nei problemi il
matto dato da una batteria formatasi nella soluzione, senza attraversamento
della casa critica. Nel campo della partita dopo un inizio non
brillante ( fu sconfitto in una sfida da Bledow nel 1845 e pareggiò
con Harrwitz nel 1848) si impose all'attenzione mondiale vincendo
il torneo internazionale di Londra 1851, davanti a Kieseritzky,
Szen e Staunton. Nello stesso anno vinse anche il torneo del London
Club, e batté Löwenthal in una sfida per 5 a 2. Nell'inverno
1858 incontrò a Parigi Morphy, in un match che fu considerato
di campionato mondiale, e fu sconfitto (+2 =2 -7). Subito dopo,
peraltro, riprese a vincere, in una serie continua di tornei e
di sfide. Fu 1° a Londra nel 1862 davanti a L. Paulsen, Steinitz
e altri undici maestri; 2° a Aachen nel 1868 dopo Lange,
in un torneo in cui le patte non venivano conteggiate ; tornò
a primeggiare nei tornei di Hamburg 1869, Barmen 1869 Baden-Baden
1870, Leipzig 1871, Altona 1872, Lipsia 1876. Si batté
intanto, sconfiggendoli, con Löwenthal, Mayet, Suhle, Dufresne,
Carstanjen, Hirschfeld, Kolisch, Minckwitz. Il sorgere dell'astro
di Steinitz cominciò a offuscare la sua gloria. Battuto
da Steinitz a Londra nel 1866 (+6 =0 -8), lo incontrò nuovamente
nel torneo dell'Esposizione universale di Vienna 1873, e fu nuovamente
superato, giungendo 3° dopo Steinitz e Blackburne, e rimanendo
sconfitto in entrambe le partite giocate con lui. Per il periodo
1851-1857, e per il successivo periodo dal 1859 al 1866, fu considerato
campione del mondo. Una sua partita "libera ", e cioè
non in torneo, giocata con Kieseritzky nel 1851, fu chiamata " l'immortale".
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