Anatolji Karpov

Anatolij Evgenevic Karpov è nato il 23 maggio 1951 a Zlatoust, una città di circa 200 mila abitanti situata sul versante occidentale dei monti Urali. Poco dopo la sua nascita l'intera famiglia, con la madre Nina e la sorella Clarissa, si trasferí a Mosca perchè il padre Evgenij Stepanovic doveva conseguire il diploma di ingegnere meccanico. In quell'epoca il piccolo "Tolja" era cosí gracile che i medici temevano per la sua stessa sopravvivenza: nessuno avrebbe pensato che, diventato uomo, avrebbe potuto dar prova di tanta tenacia e resistenza psicofisica. Compiuti gli studi il padre rientrò in fabbrica a Zlatoust con un incarico di maggiore responsabilità; fu lui a insegnare il gioco al figlio in età precoce, tra i quattro e i cinque anni. Dopo le prime partite in famiglia nuove malattie allontanarono per un po' Karpov dagli scacchi, ma a soli sette anni gli amici più grandi lo introdussero alla sezione scacchistica dello stabilimento metallurgico, dove ben presto conquistò la terza categoria. La sua eccezionale predisposizione si manifestò rapidamente: bruciate la seconda e la prima categoria conquistò il titolo di candidato maestro a dodici anni non ancora compiuti, un record che non era riuscito neppure al pur precoce Boris Spasskij. Grazie a ciò la sua fama si estese ben oltre i confini della provincia di Celjabinsk (di cui Zlatoust fa parte) e alla fine del 1963 Karpov venne selezionato per seguire i corsi di Michail Botvinnik, che dal 1948 e fino a quell'anno aveva retto quasi ininterrottamente lo scettro di campione del mondo, in quel periodo si stava ritirando dall'agonismo attivo per poter trasmettere alle nuove generazioni la sua profonda scienza scacchistica. Per questo fondò una scuola per giovani talenti che funzionava su due livelli: per corrispondenza durante il periodo scolastico e con brevi seminari durante le vacanze. Agli inizi il giovane allievo non destò grande impressione nelle partite simultanee di allenamento, e anche nella soluzione di studi e problemi scacchistici era piurtosto mediocre. Negli anni seguenti però il gioco di Karpov cominciò ad assumere dei contorni più precisi ispirato dallo studio delle partite di Capablanca il suo stile era semplice quasi povero ma estremamente efficace; a sorreggerlo c'era già un carattere maturo e una forte determinazione agonistica. Karpof a differenza di molti suoi coetanei giocava mosse naturali nel pieno rispetto delle esigenze posizionali senza mai forzare la mano; benchè cercasse sernpre la vittoria non gli mancava la saggezza di sapersi accontentare quando il pareggio appariva come lo sbocco più logico della lotta. Cosí divenne maestro nel 1966 e vinse il suo primo torneo internazionale nel' 67 in Cecoslovacchia a Trsinec, dove venne inviato per errore dalla federazione scacchistica sovietica che credeva si trattasse di un torneo giovanile ! Il seguito è una serie ininterrotta di successi , campione europeo dei giovani ncl 1968 campione del mondo dei giovani nel 1969 (una gara che i sovietici non riuscivano ad aggiudicarsi dal 1955) e infine grande maestro nel l970. In questo periodo lo seguiva da vicino uno dei più famosi grandi maestri russi dcl dopoguerra, Semjon Furman che resterà suo amico e allenatore fino alla prematura scomparsa verso la metà degli anni '70. Il 1971 e 1972 sono gli anni del trionfo di Fischer che vince il campionalo mondiale sbaragliando Taimanov, Larsen, Petrosjan e il campione uscente Spasskij con punteggi severissimi. Per i russi è una doccia fredda, e quando cominciarono a guardarsi intorno per trovare una risposta all'enigma di come riportare in patria il titolo trovano solo karpov: un gioco che ancora non convince ma con risultati in costante progresso. Il momento della verità arriva con il torneo interzonale di Leningrado del 1973 prima qualificazione per gli aspiranti al match mondiale previsto per il 1975. Karpov è ancora giovane e prima dell inizio dichiara: "Questo ciclo del campionato mondiale non è per me", ma alla fine dopo aver vinto imbattuto a pari merito con Kortschnoi si mostra più fiducioso e dice: "Cattivo quel soldato che non sogna di diventare generale ". E infatti nel corso del 1974 elimina gli altri candidati Polugajevskij, Spasskij e Kortschnoi conquistando il diritto di contendere il titolo a Bobby Fischer. L'americano è assente dalle scene da quasi tre anni, per il match propone regole bizzarre che la FIDE, nel tentativo di non perdere definitivamente uno dei più grandi genii degli scacchi, può accettare solo parzialmente. La verità appare evidente: Fischer non ha nessuna intenzione di rientrare e lascia scadere l'ultmatum del 2 Aprile. Il presidente della F.I.D.E. ed ex campione del mondo Max Euwe tergiversa ancora per 24 ore, ma il 3 Aprile si vede costretto a dichiarare Karpov nuovo campione del mondo per forfait dell'avversario. L'incoronazione avviene a Mosca il 24 aprile 1975 con una solenne cerimonia, proprio nella Sala delle Colonne dove dieci anni piu tardi Karpor vivrà il momento più critico di tutta la sua carriera. Dopo la conquista del titolo il giovane campione, a differenza di molti suoi predecessori, non si potrà permettere il lusso di una lunga vacanza o di un minore impegno nelle gare e nella preparazione: in tutto il mondo, infatti, i critici del suo stile di gioco, magari senza aver visto neppure una delle sue partite, gli rinfacceranno la colpa non sua di aver vinto senza giocare. E Anatolij risponderà alle critiche con i fatti, vincendo nell'ultimo decennio più tornei internazionali di qualsiasi grande maestro del passato. Per la cronaca ne ha giocati 32, classificandosi 22 volte primo assoluto e 5 volte primo a pari merito, mentre le sue peggiori prestazioni sono 2 quarti posti ex æquo ! In questi 32 tornei ha perso solo 18 partite su 395 e si è perfino sforzato di rendere il suo gioco più spettacolare. Nel 1978 a Baguio e nell '8l a Merano ha mantenuto il titolo in due match vittoriosi contro Kortschnoi, in cui tra l'altro si è dovuto sobbarcare il compito di difensore della patria, con lo sfidante e la stampa occidentale che in ogni modo inquinavano la competizione con strumentalizzazioni politiche. Qualcuno potrà obiettare che a Karpov, dopo la vittoria su Kortschnoi del 1978, non sarà certo dispiaciuto farsi ricevere da Breznev in persona per essere decorato con l'Ordine di Lenin, ma questo non diminuisce lo stress psicologico sostenuto da questo piccolo uomo nel corso della prova. Sotto il profilo non scacchistico le note biografiche su Karpov ci dicono che da giovane è sempre stato uno studente modello, tanto che alla scuola media da lui frequentata a Zlatoust ancora oggi il suo banco viene riservato ai primi della classe! Laureatosi in economia politica a Leningrado, dove ha vissuto per alcuni anni, si è poi trasferito a Mosca. Qui, nel 1980, si è sposato ed ha avuto un figlio, ma al matrimonio è seguita dopo circa due anni la separazione. È membro del Comitato Centrale del Komsomol (gioventù-comunista-leninista dell'unione Sovierica) e direttore del diffuso periodico scacchistico russo " 64 "; ciò dimostra che non ha mai perso di vista il ruolo, e i relativi vantaggi, a cui è chiamato un personaggio pubblico nel sistema sovietico. Tra i suoi hobbies primeggiano la musica (di tutti i generi) e il collezionismo di francobolli; gioca a biliardo e a tennis, ma riguardo allo sport non gli spiace limitarsi a fare da spettatore: nel 1982, per esempio, si recò in Spagna per seguire i mondiali di calcio.Un uomo positivo, quindi, senza problemi esistenziali? Non si direbbe: il suo romanzo preterito è Un eroe del nostro tempo di Michail Lermontov, un autore dell'800 romantico schivo e ribelle.

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