Josè Raul Y Grauopera Capablanca
Giocatore Cubano (L'Avana , 19-11-188, 8-3-1942). Si dice che
avesse imparato a giocare a scacchi guardando giocare il padre,
si da poterlo battere. A 8 anni poté frequentare, solo
al sabato, il locale circolo scacchistico, ove conobbe i più
forti giocatori della capitale. A 12 anni si misurò con J.Corzo,
campione del circolo, e lo vinse (+4 =4 -2) dopo aver perduto le
prime due partite. Sospese poi per vari anni l'attività
scacchistica per completare i suoi studi. Nel 1904 si recò negli
Stati Uniti per perfezionarsi nella lingua inglese e poter frequentare
la Columbia University; faceva intanto saltuarie apparizioni al
Manhattan Chess Club di New York, dove si battè in partite lampo,
nelle quali si dimostrò abilissimo. Si iscrisse alla facoltà
di ingegneria chimica, ma poi abbandonò gli studi per dedicarsi
allo sport e, nuovamente, agli scacchi. 11 primo serio incontro
fu da lui affrontato contro il campione americano Marshall a New
York nel 1909: lo vinse nettamente (+8 = 14 -1). L'anno successivo
partecipò al torneo di New York, dove giunse 2° a mezzo punto
da Marshall, e finalmente riuscì; a imporsi nel grande
torneo di S. Sebastiano (1911), dove riuscì 1° vincendo
contro Bernstein e Nimzowitsch, e relegando Marshall al quarto posto.
Dopo questo successo, si recò a Buenos Aires, e quindi
a Montevideo, Bahia Blanca, La Plata; partì poi per un
viaggio in Europa, sostando in Olanda, Danimarca, Germania, Austria,
Francia c Inghilterra, senza peraltro esplicare una attività
scacchistica rilevante. Nel 1913 riprese a combattere partecipando al torneo di
New York riuscì 1° vincendo tutte le tredici partite. Nello stesso
anno vinse il torneo Rice. Nel frattempo era entrato a far parte del personale
del ministero degli esteri di Cuba, che lo inviò come prima destinazione
a Pietroburgo. Qui partecipò al grande torneo del 1914, nel quale si
classificò 2° dopo Lasker, davanti ad Alechin, Tarrasch e Marshall.
La scia dei suoi successi fu, dopo il 1914, ininterrotta. Vinse
gli importanti tornei di New York 1915, 1916 e 1918, e di Hastings
1919; intanto batteva in matches individuali Teichmann (Berlin
1913: + 2 = 0-0); Mieses (Berlin 1913: +2 =0 -0); Kostic (due
matches a Buenos Aires e all'Avana). Terminata la prima guerra
mondiale, Capablanca sfidò per il campionato del mondo Lasker;
I'incontro si svolse nel 1921 all'Avana, c terminò con
la netta vittoria di Capablanca (+4 =10-0). Subito dopo, questi
riprese a partecipare a tornei: vinse quello di Londra del 1922
si classificò 2° a New York nel 1924; giunse 3°
a Mosca nel 1925, e 1° a Hopatcong nel 1926. Riuscì ancora
1° a New York nel ]927, senza perdere alcuna partita: ma
in quello stesso anno, sfidato da Alechin, perdette il campionato
del mondo in un match a Buenos Aire conclusosi con la vittoria
del russo che vinse 6 partite contro 3, e 25 patte. Questa sconfitta
non demoralizzò Capablanca, che riprese a vincere nei tornei
di Berlino 1928; Budapest 1928; Ramsgate1929; Budapest 1929; Barcellona
1929 Hastings 1929-30; New York 1931; Mosca 1936 (davanti a Botvinnik,
Flohr, Lilienthal, Ragosin, Lasker e altri quattro maestri, senza
perdere alcuna partita); Nottingham 1936 (ex æquo con Botvinnik,
e lasciando al VI° posto Alechin, che riuscì a battere nel
confronto diretto) Parigi 1938. Intanto si batté ad Amsterdam
(1931) contro Euwe, non ancora campione del mondo, e lo vinse
(+2 =8- 0). Fu anche ottimo teorico: la sua opera Chess fundamentals
(London, 1921) ebbe varie edizioni, e fu tradotta in tedesco,
russo, spagnolo e serbo. "Anche A primer of chess"(London, 1935)
ebbe varie traduzioni, in russo, olandese e svedese, e cosi pure
My chess career (London, 1920), tradotta in russo e serbo. Nonostante
il gran numero di tornei ai quali partecipò, scrisse un libro
su un solo torneo, e precisamente sul torneo di Avana 1913, nel
quale Capablanca giunse 2° dopo Marshall. Non raccolse in
libri le sue partite, in ciò discostandosi dai grandi maestri
del suo tempo; ma altri provvidero a questo compito, fra i quali
(The immortal games of Capablanca, New York, 1942). Fu uno
dei pochi campioni mondiali, con Cigorin e Lasker, la cui effigie
sia stata riprodotta su francobolli commemorativi, validi per
la normale affrancatura postale (serie di Cuba 1951). 11 nome
di Capablanca e rimasto nella storia scacchistica come sinonimo
di giocatore estremamente preciso, dai procedimenti tecnici semplici
ed eleganti. Notevolissimo fu l'influsso di Capablanca su numerosi
campioni della successiva generazione: Flohr, Botvinnik, Smvslov
per citarne alcuni. Va comunque detto che la famosa semplicità
di gioco del grande cubano era accompagnata da un eccezionale
intuito, per cui egli sapeva cogliere in pochi minuti le continuazioni
più adeguate alle esigenze della partita. Nel suo periodo
aureo Capablanca venne chiamato " infallibile" , "la
macchina pensante "; addirittura leggendario fu il periodo
decennale dal 1915 al 1924, in cui egli non perse alcuna partita.
In tutta la sua carriera egli ottenne (considerando 583 le partite
ufficiali da lui giocate) 302 vittorie, 246 pareggi e 35 sconfitte.
Tra le recenti pubblicazioni sulla sua attività e sulla
sua vita va ricordata quella del sovietico Panov (Kapablanka,
Mosca 1970, pag. 271), giunta in pochi anni alla terza edizione.
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