François Andrê Danican Philidor

Giocatore francese (Dreux, 7.9.1726 Londra, 31.8.1795). Figlio di musicisti e musico egli stesso, fu allievo di Legal, in quell'epoca il più forte giocatore di Parigi. Nel 1745, cedendo alle sollecitazioni di un musicista italiano, Lanza, si recò in Olanda. Qui sostò prima a Rotterdam (dove dovette rinunziare ai progettati concerti per un malaugurato contrattempo) e poi l'Aia, dove cominciò a mettersi in luce come giocatore di dama alla polacca, e di scacchi. Nel 1746 si recò a Londra e qui frequentò l'Old Slaughter's Coffee House; ivi si incontrò con Stamma e lo vinse per 8 a 2, sebbene Stamma avesse il vantaggio del tratto, e potesse contare la partita patta come vinta. Si batté anche con Abraham Janssen (morto il 19.2.1795 a Parigi), vincendolo per 4 a 1. Nel 1748 tornò in Olanda, dove scrisse la sua famosa opera " L'Analyse du jeu des échecs, " che fece pubblicare prima edizione a Londra nel 1749, sotto gli auspici del suo benefattore, il duca di Jmberland. Divenuto celebre come scacchista si trasferì nel 1751 alla Corte di Federico II, amante della musica come degli scacchi, dinanzi al quale sostenne varie partite alla cieca. Dalla Prussia si trasferì di nuovo a Londra, dove si fermò dal 1752 al 1754, anno in cui tornò a Parigi. In questo periodo francese si dedicò soprattutto alla musica: nel 1759 scrisse " Blaise le Savetier," specializzandosi poi nell'opera buffa. Conobbe intanto Angelica Richer, figlia di un compositore di musica, e la sposò nel 1760; Angelica, che doveva dargli tre figli, divenne, dieci anni dopo, una delle migliori cantanti del Concert Spirituel. Forse ispirato dal suo nuovo stato di felice marito, compose nel 1766 la sua più famosa opera, Ermelinda principessa di Norvegia, che gli fruttò da Luigi XV una pensione di 25 luigi d'oro. Continuò intanto a compiere frequenti viaggi a Londra. A partire dal 1774, anno in cui si costituì presso il Parlsloe il " London Chess Club" , trascorse regolarmente a Londra la stagione musicale da febbraio a maggio. Fra il 1774 e il 1792 compose nove opere musicali, e nel 1789 un Te Deum in onore di Giorgio III. In quello stesso periodo pubblicò, sempre a Londra, una nuova edizione della "Analyse du jeu des échecs "(Londra, 1777), che dedicò ai soci del circolo londinese. Quando poi in Francia scoppiò la rivoluzione, Philidor non esitò a trasferirsi ancora una volta in Inghilterra, dove visse soprattutto tenendo sedute alla cieca. Dopo la morte del cittadino Robespierre, Philidor cercò di tornare in Francia, ma il passaporto gli fu rifiutato. Il 5 luglio 1795, meno di due mesi prima della morte, egli giocò ancora due partite con il rev. Atwood. Il suo corpo fu sepolto nella chiesa di St. James in Piccadilly. Come giocatore, stupì l'Inghilterra soprattutto per le sue esibizioni in partite alla cieca: le sedute dell'8.5.1783, 10.5.1788 e 13.3.1790 furono commentate con ammirazione nei quotidiani londinesi dell'epoca e divennero leggendarie; ma soprattutto come teorico esercitò un'influenza enorme. La "Analyse" fu ristampata più volte e rielaborata da Montigny, Bonneveine, Sanson, Ezéchias, Ewald, Rust, Horwitz, Kenny, Pohlman, Walker, Kersteman, de Algarra, in una sessantina di versioni e revisioni, che diffusero in tutto il mondo il pensiero di Philidor. La sua conoscenza dei diversi ambienti scacchistici d'Europa fece si che le regole del gioco da lui adottate rispondessero agli usi seguiti dalla maggior parte dei paesi europei, il che rese " l'Analyse " facilmente assimilabile non solo in Francia, ma in Gran Bretagna, Olanda, Germania. Accadde, cioè, un fenomeno opposto a quello che si verificò per le opere dei tre grandi modenesi, rimaste isolate a causa delle particolari regole italiane, e non sorrette dalla sperimentazione pratica da parte dei loro autori, in campo internazionale. Il giudizio più esatto sull'opera di Philidor fu dato dal Ponziani, che ne lodò soprattutto la perspicacia nel maneggio dei Pedoni, e la acutezza di analisi nei finali di Torre e Alfiere contro Torre.

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