Giambattista Lolli

Giocatore e teorico italiano (Nonantola, 1698 - 4.6.1769). Fu molto amico del consigliere Ercole del Rio che gli fece omaggio di un esemplare del suo libro "Sopra il giuoco degli scacchi" quando apparve in Modena nel 1750. Lolli lo studiò e lo postillò con numerose osservazioni in Nonantola nel 1754. Avendo poi avuto occasione di ricevere favori dal conte Fra Antonio Montecuccoli, capitano delle guardie e inviato del duca di Modena alla Corte Austriaca (il quale aveva protetto il figlio del Lolli, quando questi era entrato a far parte dell'esercito austriaco) pensò di compilare un trattato sugli scacchi, e di dedicarglielo. Pubblicò quindi il grosso volume " Osservazioni teorico pratiche sopra il giuoco degli scacchi " (Modena 1763), in cui sostanzialmente ampliò e integrò le osservazioni di Del Rio. Una lettera di questi, inviata ad un amico e contenente alcuni precetti generali fu premessa dal Lolli alla trattazione teorica, e tale lettera costituì poi per lungo tempo una specie di " carta Fondamentale" per il gioco degli scacchi in Italia. Oltre a una seconda lettera di Del Rio, in cui venne recensito il libro di Philidor, e oltre a commenti teorici delle partite, il libro del Lolli contiene cento partiti pratici (finali), di cui 29 di Del Rio, e 11 dello stesso Lolli; a quest'ultimo appartengono anche tre partiti di sottilità (problemi). Tutti i Partiti della edizione 1763 furono ripubblicati in notazione algebrica, con alcune correzioni, nella "Centuria di Giambattista Lolli modenese.... purgata e ridotta a semplicissima denominazione ", pubblicata a Verona nel 1817 a cura di un ignoto ingegnere P. : riedizione importante perché rappresentò il primo tentativo di introdurre in Italia quella particolare notazione. Il Del Rio fu uno degli avversari preferiti dal Lolli, e otto posizioni di partite giocate fra i due grandi modenesi nel 1755 1756 e 1757, vennero pubblicate nel libro del Lolli. L'importanza di questi è soprattutto notevole nel campo dei finali di Re e Pedone contro Re. L'opera del Lolli godette nell'Ottocento di grande rinomanza; parte di essa, compresi 33 problemi, ebbe la singolare sorte di essere trasfusa in un romanzo di Guglielmo Heinse "Anastasia und das Schachspiel, Briefe aus Italien " ( Francoforte, 1803 ).


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