I NOSTRI GIORNI

La seconda metà degli anni Ottanta e i primi anni Novanta sono stati segnati, nel mondo della scacchiera, dalla lotta gigantesca fra il campione mondiale Garry Kasparov e il suo predecessore nel titolo, Anatolij Karpov. Fino a non molto fa, la superiorità di questi due leggendari giocatori era molto chiara nei confronti di tutti gli scacchisti del mondo; quasi si sarebbe potuto parlare di due categorie bcn distinte: le due "K" e gli altri. Ma ultimamente la situazione ha cominciato a cambiare, e una nuova generazione si è avvicinata, ambiziosamente, al primi piani degli scacchi mondiali: i migliori fra essi non mostrano alcun complesso d'inferiorità nei riguardi dei due supermaestri. Il punto di svolta, benchè si tratti di un processo che si svolge ininterrotto nel tempo, esiste sempre la tentazione di trovare una data simbolica , lo segnò il torneo di Linares del 1991, vinto da Vasilij Ivancuk, allora ventunenne. Superò quindi, nel tabellone dei risultati, Garry Kasparov e Anatolij Karpov e, come se non bastasse, li battè entrambi nel confronto individuale. Vasilij Ivancuk non è un genio solitario; è un "primus inter pares" nella generazione dei giocatori compresi fra i 18 e i 25 anni, che vogliono dimostrare di aver molto da dire davanti a una scacchiera, prima di considerare esaurite le possibilità del gioco; esaurimento che, in modo imprudente e prematuro, era già stato annunciato più di mezzo secolo fa da Capablanca e da Lasker. Altri nomi di questa nuova infornata, che vuol superare le splendide prodezze di Kasparov e Karpov, sono quelli di Boris Gelfand, Evgenij Bareev, Gata Kamski. Alexander Dreiev, Khalifman, Sirov, Adams . Lautier, Serper, Wolff, Viswanathan Anand , Ivan Sokolov. Lembit Oll e altri ancora. A questi si debbono aggiungere le sorelle Polgar. Zsusa e Judith e specialmente la seconda, che a meno di 15 anni aveva già realizzato autentiche prodezze. Hanno molto da dire anche giocatori come Valerij Salov o Nigel Short, ancora molto giovani. ma che già superano l'età che, arbitrariamente, abbiamo stabilito come limite. I tre nomi che, oltre al loro proprio valore rappresentano in certo qual modo quelli che potremmo definire come la " generazione post K e K". sono quelli di Vasilij Ivancuk, Boris Gelfand e Viswanathan Anand. Per quanto si può prevedere, sarà uno di essi il prossimo campione del mondo, e senza dubbio saranno fra i piu forti maestri del XXI secolo. Oltre a Judith Polgar. che si profila come la più forte giocatrice della storia.

Bibliografia storica tratta da " IL MANUALE DEGLI SCACCHI" del M. Sergio Mariotti