La corsa al titolo

Nel 1982 comincò il Torneo Interzonale che avviava il nuovo ciclo mondiale. Disputato in tre prove con quattordici partecipanti ognuna, dava l'accesso al Torneo dei Candidati solamente a primi due classificati di ciascuna prova, nel gruppo di Mosca, il giovane Garry Kasparov non ebbe difficoltà a classificarsi primo con un punto e mezzo di vantaggio.
Pochi mesi dopo cominciarono i match fra i Candidati, Kasparov ebbe un sorteggio sfavorevole dovendo incontrare Beliavskij che oltre ad essere il campione sovietico in carica, era il più in forma del momento. L'incontro, stabilito in dieci partite, rimase incerto fino alla quarta partita, ma alla quinta, Kasparov cominciò a prevalere nettamente ed ebbe bisogno solamente di nove delle dieci partite per eliminare il campione sovietico. Il suo successivo rivale svrebbe potuto essere Smyslov vincitore di Hubner o Korcnoj che aveve stravinto con Portisch oppure Ribli che aveva vinto di stretta misura il filippino Torre. Il sorteggio gli riservò il più difficile degli avversari, l'esperto Korcnoj. Il duello stabilito in 12 partite, cominciò con una vittoria di Korcnoj a cui seguirono quattro patte, ma nella sesta partita accadde qualcosa che determinò una svolta decisiva dell'incontro: si era concretizzata una posizione palesemente di patta, e il vicecampione del mondo avrebbe potuto e dovuto realizzare una triplice ripetizione di mosse che avrebbe portato automaticamte al risultato pari. Sorprendentemente Korcnoj eseguí una mossa spaventosa che permise a Kasparov di alzarsi con al vittoria. Da quel momento di debolezza, Garry Kasparov riprese forza e la fiducia in se stesso vincendo la settima, la nona e l'undicesima decisiva partita.
L'ultimo ostacolo tra Kasparov e il diritto di incontrare Karpov per il titolo mondiale fu la finale del Torneo dei Candidati con l'ex campione del mondo Vasilij Smyslov che si era sbarazzato di tutti i suoi avversari, l'incontro durò tredici partite, al termine delle quali il favoritissimo Kasparov ne aveve vinte quattro e pattate otto.
Cosi l'ambizione ed il ritmo evolutivo di Garry Kasparov gli permetteveno già a metà degli anni '80 di essere pronto per la sfida con l'invincibile Karpov. Due concezioni di gioco cominciavano la loro impareggiabile contesa.