A poco a poco ho cominciato a superare anche gli studenti più anziani, ma non riuscivo in nessun modo a venire a capo di Vitalij Miljutin. Ricordo, che non appena "ho imparato" la partita spagnola, l'ho subito giocata col bianco contro Miljutin. Tuttavia egli ad un certo momento (prendendomi in giro) ha evitato la variante riportata nel manuale di Grekov e Nenerokob, ed... ha vinto rapidamente! Si avvicinava un ordinario torneo della nostra scuola. A differenza del precedente torneo, dove avevano partecipato alla lotta circa 14 concorrenti, questa volta hanno deciso di organizzare un torneo a quattro, di due partite. Perché hanno invitato soltanto quattro concorrenti non ricordo. Io penso che a quel tempo era stato accertato, che tutti gli altri erano più deboli, ma la causa principale, probabilmente era rappresentata da Grigorij Abramovic; per invitare al torneo un membro del club scacchistico che era "molto impegnato", hanno dovuto diminuire il numero dei partecipanti... Il 22 marzo del 1924 cominciò il primo turno del campionato. Per sorteggio io giocavo col nero contro Miljutin ed ho vinto. Era un grande successo la prima vittoria su Miljutin! E' comparsa la convinzione nelle mie forze e nello stesso tempo si stava sviluppando un atteggiamento critico verso me stesso ed i miei avversari. La maggior parte delle annotazioni di quel tempo sono state fatte a matite in una agendina, cosicché qualcosa si è cancellato e si legge con difficoltà. Qui ci sono anche le partite della tournée di Em. Lasker, trascritte dai giornali, e la classifica del match torneo per il titolo di campione della scuola, e... la lista degli studenti che avevano pagato la quota alla cassa di mutuo soccorso: nella classe io ero l'esattore. In questa agenda c'è anche il commento della partita con Vitalij Miljutin. In seguito ho giocato due partite con A. Zil'berman, vincendole entrambe. La prima (col nero) abbastanza facilmente, la seconda, dopo una lotta prolungata e piena di reciproci errori posizionali, non riuscendo quasi a venire a capo dei suoi dettagli. Poi è seguita una seconda partita con Miljutin; egli era ormai demoralizzato ed ha perso rapidamente. Finora Grigorij Abramovic non aveva cominciato il torneo: egli non poteva trovare il tempo per venire a scuola. Si capisce, che siamo dovuti andare a casa sua e chiedergli di giocare la partite del torneo. Alquanto sorpreso per i miei progressi, Grigorij ha acconsentito e ci siamo subito seduti al tavolo scacchistico. E' avvenuto il miracolo il mio avversario non si raccapezzava nelle complicazioni ed ha subito la sconfitta. Nella seconda partita (col bianco) io ho perso in un finale di torri, non ho occupato l'unica colonna aperta. Tuttavia il mio avversario ha preso nel torneo ancora mezzo punto, ed in conclusione sono riuscito a diventare il campione della 157a scuola.. Peraltro nella comprensione posizionale non me la cavavo molto bene. Dopo che il primo giugno del 1924 mi hanno ammesso tra i soci del club scacchistico di Pietroburgo, si è presentata la possibilità di incrociare le armi con avversari più forti. Ho giocato un match di allenamento con Sergej Kaminer ed... ho perso tutte e tre le partite mi mancava l'esperienza posizionale. Mi sono iscritto al torneo per non classificati, ho ottenuto il primo posto ed ho conseguito la terza categoria e cosa sorprendente ho cominciato a superare i miei avversari nella valutazione posizionale. Evidentemente, la disponibilità di 10-12 mesi si è rivelata sufficiente, per assimilare l'abc del gioco posizionale. Durante questo torneo si è verificato un caso istruttivo. Io vivevo nella dacia del Villaggio dei bambini (attualmente Pushkin) e due volte alla settimana mi recavo a giocare. Pranzo e vado in treno a Leningrado. Una volta sono giunto in città di mattina, per guardare una partita con i pezzi viventi tra i maestri P. Romanovskij ed I. Rabinovic nella piazza Urickij (attualmente Piazza dei Palazzi), che si trova di fronte al Palazzo d'inverno. Mi sono seduto in tribuna sotto un sole cocente fino alla fine, sono corso affamato, col mal di testa al club scacchistico, ho ottenuto una posizione vincente ed... ho perso! Allora ho capito che bisogna individuare ciò che è importante e che durante la competizione non bisogna distrarsi con cose estranee. C'è stato subito un altro torneo di seconda e terza categoria. Ancora il primo posto e nuovamente una utile lezione. Giocavo con il pittore sordomuto Fol'gij. Egli mi augurava chiaramente la sfortuna e, per dimostrare ciò, si è fregato con gioia le mani quando io sono venuto a trovarmi in una difficile situazione. Una volta ho notato che anche Fol'gij aveva la partita persa. A buon rendere ed ho deciso, affinché anche per il mio avversario tutto fosse chiaro, di appoggiare sulla scacchiera il suo re... Fol'gij si è lamentato e per poco non mi hanno escluso dal club. Io non ho più ripetuto tali errori. Subito ancora una competizione di 2a categoria; all'inizio del torneo mi sono ammalato di una forte influenza. Appena mi sono alzato dal letto, sono andato a giocare, sebbene strascicassi a stento le gambe. Ottenevo delle posizioni vincenti (la comprensione posizionale progrediva), ma mi stancavo subito e "sbadigliavo". Ho capito: quando si è malati non bisogna giocare a scacchi (in seguito solo una volta ho violato questo principio). Per mia fortuna, lo sfortunato torneo non si è concluso: La Federazione scacchistica russa era stata liquidata, il club scacchistico di Leningrado, chiuso. La gestione "del movimento scacchistico" (allora si diceva così) fu trasferito ai soviet della cultura fisica ed ai sindacati. Nel palazzo del lavoro nel gennaio del 1925 fu aperto un buon circolo scacchistico. Sono stato immediatamente inserito in un torneo di 2a e 1a categoria. Ho facilmente occupato il primo posto ed ho conquistato la 1a categoria. La partita n° 2 fornisce una certa comprensione del mio livello di gioco. Nell'estate del 1925 ci fu un torneo ad eliminazione tra i più forti scacchisti di 1a categoria. I primi quattro erano ammessi al torneo delle città, dove il vincitore otteneva sotto condizione il titolo di maestro e veniva automaticamente inserito nel successivo campionato dell'URSS. Io ho cominciato con due sconfitte, ma dopo mi sono risollevato ed in conclusione ho condiviso il 3° 4°.Forse, questa è stata la prima competizione, dove si è fatto notare il carattere sportivo, senza il quale è difficile contare sul successo.