APPELLO
PER LA RACCOLTA DI UN MILIONE DI FIRME
per l'adozione e l'applicazione immediata dei 22 emendamenti













(Testo dell'appello che dato il via alla campagna per la riforma del Codice della famiglia, iniziata dalle associazioni: AITDF, Collectif 95 Maghreb Egalité, Collectif Bnet Fadhma N'Soumer, Défense et Promotion des Droits des Femmes, Etre, El-Azhar Etoile Culturelle d'Akbou, FAUED, Femmes Communication, La Citoyenne, RACHDA, RAFD, Tighri N'tmetuth, voix de Femmes).


Dal 1984, l'applicazione del Codice della famigliasi traduce nella negazione dei diritti della donna, nella scissione della cellula familiare e nella destrutturazione della società.
Se da una parte il Codice della famiglia concede l'alloggio e la tutela legale dei bambini al padre divorziato, lo stesso codice accorda alla donna l'affidamento dei figli e li consegna insieme alla strada senza alcuna possbilità di ricorso.
Se la donna ha l'affidamento dei figli, essa è però privata di ogni diritto legale, ivi compresi quelli attinenti all'educazione e alla salute dei suoi figli (è necessaria l'autorizzazione del padre per l'iscrizione a scuola o per un intervento chirurgico).
Mentre la Costituzione (Algerina, ndr) considera la donna capace di votare il Codice Civile la considera capace di concludere dei contratti, il Codice della famiglia la pone nell'incapacità di contrarre da sola il proprio matrimonio.
Di fronte a questa situazione drammatica e legalizzata, delle donne hanno lottato senza sosta per il riconoscimento dei loro diritti all'interno della famiglia.
Su questa scia, delle associazioni femminili dai punti di vista diversi - alcune partigiane della revisione e altre dell'abrogazione del Codice della famiglia - e altre associazioni a carattere sociale e culturale, esigono l'adozione e l'applicazione immediata, nella loro totalità, delle 22 proposte emerse dagli atelier sulla protezione giuridica e sociale dela donna tenutisi il 16, 17 e 18 aprile 1996.
Questa azione puntuale è un sostegno al contenuto ugualitario delle 22 proposte e risponde al carattere d'urgenza della situazione, sempre più drammatica, che vivono le donne che subiscono le discriminazioni del Codice della famiglia - discriminazioni aggravate dal terrorismo e dal contesto economico ogni giorno più duro.

La legislazione familiare: dall'evoluzione alla regressione

La storia della codificazione delle relazioni familiari in Algeria, mostra che questa è stata il più delle volte e continua ad essere il risultato di un rapporto di forze politiche, invece di essere il risultato dell'interesse sociale correttamente inteso.
Così i testi anteriori al Codice della famiglia (1984) che regolavano l'istituto familiare, sono stati innovativi e hanno concepito queste relazioni in uno spirito modernista, con la preoccupazione di assicurare la protezione della famiglia pur nel rispetto delle regole del diritto mussulmano. Possiamo citare il consenso come fondamento necessariamente richiesto nel matrimonio, o il limite d'età degli sposi, il divorzio giudiziario, il diritto di divorziare riconosciuto alla sposa, l'interesse del bambino come criterio del diritto all'affidamento, o ancora l'abrogazione del diritto del padre di far sposare la figlia contro la volontà di quest'ultima.
Tutte regole giuridiche, queste, che avrebbero potuto ancora evolversi, se non fossero state puramente e semplicemente accantonate dai pubblici poteri, per far posto, nel 1984, al Codice della famiglia che non solo rimette in discussione, ma che volta le spalle alle nuove aspirazioni di giustizia e di uguaglianza delle generazioni emergenti di algerine e di algerini.
Firmate con noi.





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