BATTISTERO NEONIANO

Cominciata verso la prima metà del V secolo e terminata completamente verso il 450 può essere considerata una delle più antiche costruzioni di Ravenna .
E' un semplice edificio a pianta ottagonale, sui quattro lati alterni s'innestano alla base piccole absidi, mentre tutto intorno alla parte alta corre una fascia ad archetti pensili e lesene.
[Battistero]
8.1
All'interno, lo spazio viene suddiviso in tre parti: nella fascia più bassa, otto archi, sostenuti da otto colonnine, contornavono originariamente nicchie e porte, oggi tamponate.
Le decorazioni musive, a girali d'acanto racchiudenti piccole figure maschili, sono state in gran parte rifatte, ma ciò che si può vedere ha fatto pensare a un possibile raffronto con i mosaici delle volte del mausoleo di Galla Placidia.
La fascia superiore costituisce il tamburo della cupola.
E' interessata da otto grandi archi, ciascuno dei quali al suo interno è suddiviso in tre arcatelle minori, delle quali la mediana forma l'apertura della finestra.
Le altre contengono invece piccole edicole sormontate da timpano o conchiglia, con decorazioni plastiche a figure, un tempo colorate come tutte le decorazioni a stucco di questa zona.
La cupola è interamente rivestita di mosaici, divisi in due fasce concentriche intorno al grande medaglione centrale con la scena del battesimo di Cristo.
Nella fascia più esterna, quasi a riprendere i ritmi alternati dell'architettura sottostante, si trova una decorazione a motivi architettonici e simbolici, nella quale è stata vista una raffigurazione della Gerusalemme celeste.
Vi si alternano esedre contenenti un trono vuoto sul quale è posta la croce, affiancate da giardini visti da padiglioni transennati ed esedre che racchiudono un altare sul quale è posato un libro aperto, affiancate da sedie vuote dentro nicchie. In corrispondenza dei pennacchi, questa decorazione è interrotta da un motivo a candelabra.
Nella fascia più interna, sono raffigurati i dodici apostoli divisi in due file, una capeggiata da Pietro, l'altra da Paolo, che si muovono verso Oriente, recando una corona tra le mani.
Ogni figura è separata dall'altra da una candelabra dorata ed è accompagnata dalla scritta con il nome.
Al sommo della cupola, dentro una semplice cornice, la scena del Battesimo. La croce astile del Battista, incrostata di gemme, taglia nel mezzo la composizione. Giovanni, in posizione elevata sulla riva dove crescono erbe fiorite, versa l'acqua sul capo di Cristo che, immerso, è sovrastato dalla Colomba.
All'estrema destra della scena, un personaggio barbato con una canna palustre, emerge dall'acqua recando un asciugatoio. La scritta soprastante lo identifica come la personificazione del Giordano.

8.1 Battistero Neoniano: veduta


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