Breve storia
Posta nel cuore della Romagna
, conserva un centro
storico caratterizzato dalla singolare
struttura
urbanistica sinuosa, con lunghe vie porticate,
numerosi palazzi nobiliari ed edifici religiosi.
Lo stile predominante è il barocco,
con aperture al
neoclassico. La Piazza Nuova, di forma
ovale e
porticata, fu costruita nel 1758 per ospitare
il
mercato e varie botteghe, primo esempio,
in
Romagna, di centro attrezzato per il commercio,
e
suggestiva cornice, oggi, per varie manifestazioni.
Tra
gli edifici storici si ricordano la duecentesca
Torre
Civica, dove fu rinchiuso, nel 1849, il
bandito Stefano
Pelloni, detto il Passatore; il Castellaccio,
edificio
fortificato del XV secolo; il neoclassico
Palazzo
Comunale, costruito su progetto di Cosimo
Morelli
(1791 - 1803 ) ; il Teatro Goldoni, progettato
da
Filippo Antolini ed inaugurato nel 1845.
Numerosi
palazzi nobiliari, soprattutto sei-settecenteschi,
arricchiscono il cuore della città.
Tra gli edifici
religiosi, la bellissima Pieve di San Pietro
in Silvys,
eretta nel VII secolo, è un classico
esempio di
architettura protoromanica. L'interno,
a tre navate,
conserva pregevoli affreschi di scuola
riminese del
Trecento. Si segnalano inoltre la Chiesa
di S.
Francesco, ricostruzione settecentesca
di un
complesso del XIII secolo; la Chiesa di
S. Giovanni,
con annesso convento di clausura nel cui
educando
visse per tre anni e poi morì Allegra,
figlia di George
Byron; la Chiesa di S. Maria della Pace
e infine quella
di S. Girolamo, che ospita la sepoltura
del padre di
Goldoni, per anni medico condotto a Bagnacavallo.
Nel
settecentesco Sacrario dei Caduti si può
ammirare un
bel ritratto di Madonna col Bambino di
Pompeo Batoni.
Il centro culturale polivalente, che ha
sede nell'ex
convento delle Cappuccine, ospita la biblioteca,
l'archivio storico e il Museo Civico con
varie sezioni:
naturalistica, etnografica e delle arti
visive. Notevole
la raccolta di stampe antiche e moderne
tra cui opere
di Dürer, Della Bella, Piranesi, Hogarth
e Rosaspina.
Pregevoli opere pittoriche sono conservate
presso la
Pinacoteca. Tra queste si segnalano dipinti
di
Batolomeo e Giovan Battista Ramenghi e
di numerosi
autori contemporanei.
Bagnacavallo sorge nella
bassa pianura ravennate,
dove si leggono, nella disposizione geometrica
dei
coltivi, le tracce dell'antica centuriazione
romana e
quelle della bonifica della Romagna occidentale
che
ebbe inizio nel XVII secolo e proseguì
nei secoli
successivi, concludendosi in anni recenti.
A pochi chilometri dal centro di Bagnacavallo,
si trova
il podere di Pantaleone, oasi naturalistica
di circa sei
ettari. Nell'area, incolta da decenni,
la flora e la fauna
tipiche delle zone di pianura si sono sviluppate
liberamente dando vita ad un habitat di
grande
interesse ambientale.
A Villanova di Bagnacavallo, ha sede il
Centro
etnografico delle erbe palustri , che espone
una ricca
raccolta di manufatti realizzati in epoca
preindustriale
con le erbe della valle e il legno di pioppo
e salice. Si
tratta di una realtà museale forse
unica nel suo
genere , dedicata alla cultura materiale
del luogo, che
viene illustrata attraverso la ricostruzione
didattica
del ciclo produttivo delle cinque erbe
primarie
provenienti dalle valli emiliano - romagnole
(canna,
stiancia, carice, giunco pungente ), dallo
sfalcio
all'utilizzo artigianale. Ogni anno, nel
mese di
settembre, a Villanova di Bagnacavallo
si svolge la
Sagra delle erbe palustri, in cui si evocano
le
tradizionali tecniche di lavorazione di
questi materiali
naturali, con la presenza di vecchi artigiani
che
realizzano sul posto sedie, scarpe, scope,
sporte ed
altri oggetti di una quotidianità
povera e antica. |