PALAZZO MANZONI

Appartenuto alla famiglia dei Morattini, sorgeva accanto al ponte dei Brighieri, poi denominato appunto dei Morattini.
[Palazzo Malgrado il radicale intervento dell'inizio Ottocento, dopo il suo acquisto da parte del nobile faentino Domenico Manzoni (1776-1817), l'edificio reca ancora segni perfettamente leggibili delle sue origini, come le quattrocentesche aperture ogivali visibili sulla facciata e sui fianchi. Restano anche alcuni marcapiani e, all'interno, i peducci dell'androne. Di età neoclassica sono invece lo scalone monumentale a tre rampe, bassorilievi e statue di Giovan Battista Ballanti Graziani e alcuni affreschi attribuiti a Felice Giani.
Alcuni dettagliati disegni che Giuseppe Missirini fece del palazzo nei primi anni dell'Ottocento permettono di individuare la scomparsa chiesa di San Bernardo, contigua al palazzo, in seguito intitolata a Sant'Antonio e, nel 1578 passata ai Battuti Celestini, restaurata nel 1785 ma distrutta nell'Ottocento.


 Copyright © 1998/2001 Pound & Star S.r.L., tutti i diritti riservati.

[Avanti]
[Indice]
[Indietro]