I CASTELLI

In una canzone, Eulalia Torricelli, aveva un "castello per amare, un castello per sognare".

[Rocca La fantasia del compositore è, però, superata dalla realtà. Tanti sono i "Castelli" della zona. Il motivo risiede nel fatto che il forlivese era attraversato da alcune grandi direttrici, fra cui l'antica Via dei Romei (i pellegrini che si recavano a Roma dall'Europa del Nord) e i passaggi appenninici per collegare i due mari. Lungo queste vie si costruirono Rocche e Castelli, altri furono edificati dagli innumerevoli signorotti locali, e gli stessi aspri contrasti fra paesi vicini, ne aumentarono il numero. Dopo il 1504 divenne zona di confine: per questo fu costruita Terra del Sole. Punto di partenza è la "Rocca di Ravaldino" o di Caterina Sforza. Sorge decentrata rispetto all'antico Castrum romano che originò Forlì, per cui è certamente medievale. Nel 1472 Pino III commissionò la costruzione della cittadella. Ma Rocca e cittadella, con alcuni contrafforti oggi scomparsi, sono legati alla resistenza di Caterina, signora di Forlì, alle truppe del Valentino, inviato da Papa Borgia. Un'altra Rocca esisteva in quell'epoca nella zona di Porta Mazzini.
Foto sopra: Veduta della Rocca di Ravaldino

A Meldola troviamo la Rocca fu degli Orgogliosi, dei Malatesta e degli Ordelaffi,che dopo un breve periodo sotto il controllo dei veneziani, passòallo Stato Pontificio. Il Castello di Teodorano, del quale si ha notizia sin dal 1205, secondo una tradizione, sarebbe stato costruito da Teodorico. Il Castello di Cusercoli, che ebbe parte alle vicende storiche della vallata del Bidente, anche all'epoca della conquista napoleonica, è una delle fortificazioni meglio conservate. A Pianetto, quasi attaccata a Galeata, sorgono i ruderi del castello e i resti dell'Abbazia di S. Ellero, un tempo proprietaria dell'intera zona, che, va detto, è assai interessante. A Mevaniola, fondata in epoca preromana, si possono visitare i resti di un edificio termale e quelli di un teatro, a Pantano, poi, sarebbe sorto il palazzo di caccia di Teodorico, che avrebbe ripristinato l'acquedotto di Traiano per rifornire Ravenna.
Rocca delle Caminate prende il nome da fortificazione che alcuni vorrebbero di epoca romana, è certo che subì rimaneggiamenti e distruzioni, ultima in ordine di tempo a causa del terremoto del 1870, l'attuale assetto risale al 1927, quando divenne residenza di Benito Mussolini. Se a Predappio Alta sorge una Rocca, a poca distanza ve ne erano altri due: Rocca d'Elmici (di cui rimangono alcune vestigia) che fu dei Calboli e di cui si parla già nel 900, e Castello di Fiumana, conquistato dall'Albornoz nel 1359, che lo strappò agli Ordelaffi e fu distrutto dopo l'assedio del 1440. Nella zona vicino alla cittadella-fortezza di Terra del Sole e alla Rocca di Castrocaro, in posizione elevata, si trovano le mura e i torrioni della Rocca di Montepoggiolo. Lì accanto si sono trovate le tracce del più antico insediamento umano d'Europa. Sulla sinistra di Dovadola, quasi a far cor trasto con la Rupe; si eleva il Castello dei Conti Guidi.La posizione strategica del paese ha portato frequenti cambiamenti al suo dominio. [Rocca
Foto a fianco: Rocca delle Camminate

Iniziarono i Longobardi, ma nel 1100 appartenne agli arcivescovi di Ravenna, ai fiorentini, ai veneziani e ancora a Firenze. La Rocca risale ai secoli XII-XIII ed è una delle fortificazioni esistenti (solo tre sono ancora in piedi).A Dovadola si producono tele inteisute con telai a mano, addirittura qualche anno fa si è aperta una scuola allo scopo di non fare scomparire questo mestiere.


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