PALAZZO SASSI MASINI

Non si conosce il nome del progettista di questo edificio, risalente circa alla fine del Seicento.
Si tratta di uno degli edifici più singolari di Forlì, con un insieme di corpi di fabbrica che, addossati uno all'altro, determinano una grande corte di forma irregolare a ventaglio, alla quale si accede dal portone d'ingresso principale di via Maroncelli. Dalla strada, attraverso l'androne, si scorge il fondale scenografico che chiude il cortile, ornato di un gruppo scultoreo in stucco di tema mitologico, il "Ratto di Proserpina", probabile opera del forlivese Francesco Andreoli (1818 ca.) inserita in una nicchia. [Palazzo
Il fondale è la parte più suggestiva del cortile e comprende due arconi ai lati della nicchia; uno si apriva al passaggio dei carri, l'altro dà accesso alla zona abitativa. Altri due arconi chiudono lateralmente la scenografica cortina che, pur avendo un andamento irregolare, ed anzi proprio per questo, dà soddisfazione a vederla tanto più che dietro ad essa si staglia, a completare il pittoresco panorama, la torre colombaia dei Guarini.


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