CHIESA DI S. MARIA IN SCHIAVONIA

La chiesa originaria sorse sicuramente prima del Mille; rimaneggiata più volte, è stata completamente riedificata negli anni 1837-44, ad opera dell'ingegnere forlivese Giuseppe Cantoni.
L'interno, a una sola navata con tre cappelle per lato, reca imponenti decorazioni in stucco di Luigi Maioli e Luigi Bezzi, poco significative, però, nel loro proporre formule neoclassiche ormai congelate in un accademismo ripetitivo e arido. Nella prima cappella a sinistra,"S. Francesco", tela del Guercino datata 1651-52. Nella successiva, una splendida "Addolorata", statua policroma di Giovanni Battista Graziani. Dello stesso autore è notevole, nella terza cappella, un analogo "S. Giuseppe", inserito in una nicchia a destra dell'altare. Dietro l'altare maggiore,"L'Assunzione della Vergine", di Giovanni Giulianini; alle pareti laterali del presbiterio, due tele anonime di ambito cignanesco: "La Vergine addolorata da S. Nicola da Tolentino" e "La messa di S. Carlo Borromeo". Usciti dalla chiesa si prenda per via Cornelio Gallo; giunti in via Giovita Lazzarini si volti a destra e si imbocchi poi, a sinistra, la via Zauli Saiani fino alla piazza Dante Alighieri. A breve distanza, lungo via Romanello da Forlì, si scorge, sulla destra, ciò che rimane della "Chiesa di S. Caterina", rifatta, assieme all'annesso convento, verso la metà del ciassettesimo secolo.
7.1
A lungo adibito a usi militari, il complesso si trova presentemente in uno stato di avanzato degrado.

7.1 Sul fondo: Chiesa di Santa Maria in Schiavonia


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