CHIESA DI SANT' ANTONIO ABATE

La prima pietra fu posta nel 1705: l'iniziativa della sua realizzazione fu presa dall'ordine dei Carmelitani Scalzi di S. Teresa. Nel 1798 divenne chiesa parrocchiale, assumendo il titolo col quale è oggi nota. La tradizione storiografica locale vu ole il faentino Carlo Cesare Scaletti autore di un primo progetto che sarebbe stato sostituito da un altro di Giuseppe Merenda, effettivo responsabile della costruzione.
marcatore 2.1 Contributi più recenti hanno invece chiarito che le fasi della realizzazione della chiesa sono state tre: la prima (dal 1705 al 1732) sotto la responsabilità dello Scaletti; la seconda (fino al 1773) nel corso della quale venne costruito il corpo principale secondo un progetto, forse del Merenda, che semplificava quello dello Scaletti; la terza (fino al 1778) che vede realizzata la copertura e completamente rifatta la decorazione interna, probabilmente sotto la direzione del bolognese Gaetan o Stegani. La facciata e i bracci laterali che chiudono il sagrato sono privi della decorazione prevista dallo Scaletti: l'accademico portale è stato realizzato nel 1931 su disegno dell'architetto Leonida Emilio Rosetti. All'interno, il corpo principale ha pianta ottagonale, e due altari. La cappella maggiore, molto profonda per dare spazio al coro dietro l'altare, è affiancata da altre due cappelle, il cui ingresso rimane isolato dal resto della chiesa. Nella cappella destra troviamo una "Vergine con S. Gaetano" di anonimo cignanesco.
Sulla parete a destra dell'altare e, a sinistra, "S. Teresa del Gesù" di Giuseppe Galeppini, "La Fede" di Giacomo Zampa e, sovrapposti, un "Ritratto del Card. Ludovico Merlini" di Paolo Cignani e un anonimo "San Girolamo". Il bell'altare maggiore in marmi policromi si vuole realizzato a Torino per conto del Cardinale Ludovico Merlini. Sulla parete di fondo del coro, una pala del forlivese Antonio Fanzaresi raffigura "La morte di Sant'Anna". Nella cappella a sinistra, notevole ancòna neoclassica, di Bartolomeo Mazzetti. A sinistra dell'altare, "S. Antonio da Padova", bella statua policroma di Angelo Piò. All 'imbocco della scala che conduce alla cripta, "La Visitazione della Vergine", tavola di Marco Palmezzano. Nella cripta «...altra degna Tavola parimenti dipinta sul legno, e questa rappresenta una Pietà di N. S. con vaghi Angeli» (Bo si, 1820). L'autore è Livio Agresti.

2.1 Chiesa di Sant'Antonio Abate in Ravaldino: la cupola


 

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