CESENATICO

Tutta la costa adriatica si segnala per la presenza di piccoli centri all'avanguardia per l'offerta e la funzionalità delle proprie struttre balneari, in particolare Cesenatico merita una visita particolare.
[Barche] Non è da attribuirsi al caso che il "Museo galleggiante della marineria", per ora l'unico esistente in Italia, sia sorto a Cesenatico e abbia sede nel tratto più antico e caratteristico del suo porto; esso, infatti, deve essere visto come la sintesi di tanti secoli di storia marinara: di piccole e grandi vicende legate alle barche, alla pesca e ai traffici marittimi. Probabile approdo alla foce del Pisciatello per piccole imbarcazioni già nel periodo romano-imperiale e bizantino, diventò un vero porto solo nel 1314 dopo gli organici interventi di scavo e sistemazione realizzati dalla "Comunità di Cesena" che desiderava uno sbocco al mare per la propria attività mercantile. Da quella data il porto di Cesenatico assunse una certa importanza nella vita economico-politica dell'alto e medio Adriatico, causando invidie nelle vicine città che lo distrussero più di una volta; furono così necessari continui lavori di ricostruzione e potenziamento per mantenerlo in efficienza.
Per uno di questi interventi di ristrutturazione nel settembre del 1502 verrà perfino chiamato da Cesare Borgia, l' "architecto ed ingegnere" Leonardo da Vinci che cercherà di risolvere l'annoso problema dei banchi di sabbia nell'imboccatura comune a tutti i porti del litorale emiliano-romagnolo : ci riuscirà modificando l'orientamento e la lunghezza delle singole palizzate e ampliando i bacini collegati al porto affinchè l'acqua del mare possa entrare e accumularsi, bloccata da paratie mobili, per poi defluire con rapidità durante le basse maree e con ciò tener libero l'ingresso.
La felice condizione del porto di Cesenatico attirò, fra la seconda metà del settecento e i primi anni del novecento, le barche da pesca delle altre marinerie, dei Bragozzi veneti, delle Paranze marchigiane. Così dalla fusione di queste grandi marinerie con quella locale ha origine quella cultura del mare che è formativa per il pescatore romagnolo e cesenaticense in particolare; ed è con questa visione storica che si è impostata la ricerca, porto per porto, nel tratto di costa che va da Pescara a Trieste, delle poche, vecchie imbarcazioni a vela da salvare, restaurare ed esporre in armamento nel suggestivo porto di Cesenatico. Nella sezione galleggiante del Museo sono quindi esposti i prototipi delle barche dell'alto e medio Adriatico,con le colorate vele al terzo, che frequentarono il Porto di Cesenatico dopo la scomparsa della vela latina e prima dell'avvento della motorizzazione. Di prossima realizzazione è la sezione a terra in cui verranno opportunamente illustrate le tecniche di costruzione degli scafi, quelle usate peri vari tipi di pesca e quelle per la manovra delle vele.


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